Chi affitta con Airbnb paga le tasse?

Airbnb è un portale americano, ora presente in tutto il mondo, che permette ai proprietari di un’abitazione o di semplici stanze affittabili, attraverso una semplice registrazione, di metterle a disposizione di viaggiatori, iniziando così a guadagnare dall’ospitalità offerta.

La registrazione è semplice e veloce, e richiede di inserire tutti i dati relativi all’host, e tutte le caratteristiche specifiche della struttura che si intende mettere a disposizione, inserendo poi anche tutti  i dettagli tecnici relativi alle modalità di pagamento, all’annullamento della prenotazione o alla pulizia degli ambienti, tutti dati necessari alla stesura di un regolare contratto.

Gli host, ovvero i proprietari, su Airbnb pagano le stesse tasse che vengono applicate su qualunque reddito che si ottiene dalla locazione di un immobile, in quanto appunto proprietario, host o semplicemente intermediario. Il pagamento delle tasse, avviene attraverso il pagamento di una cedolare secca, dove il canone di locazione, indipendentemente dalla percezione, viene considerato imponibile al 100%, e dove nessun costo può essere dedotto, nemmeno quello per l’ingresso nel portale. Il reddito ottenuto dalla locazione è assoggettato a tassazione attraverso l’applicazione di un’imposta pari al 21%.

Dal punto di vista pratico, la cedolare secca è un modello semplificato e vantaggioso per aiutare le persone che lavorano con le strutture di affitto breve in maniera occasionale, ma che non percepiscono uno stipendio fisso. La cedolare secca vuole aiutare le persone a rendere l’esperienza di affitti brevi usando Airbnb, ovvero inferiori ai 30 giorni, più semplice dal punto di vista fiscale.

Quanto si paga per Airbnb?

Come ogni servizio anche quello di Airbnb ha un costo. Generalmente il pagamento ricevuto da un Host su Airbnb è pari al 3% del subtotale della prenotazione, ovvero al prezzo medio per notte, più eventuali costi facoltativi addebitati agli ospiti, come le spese di pulizia, e non include i costi diretti di Airbnb e le tasse. Nel caso voi siate invece ospiti, la percentuale di costi a voi attribuiti sarà pari a circa il 14% del subtotale della prenotazione.

I costi del servizio di Airbnb, addebitati ad un Host, sono molto competitivi, rispetto ad altre piattaforme, perché ad esempio,su questo portale non vengono fatti pagare ai proprietari gli eventuali importi per l’elaborazione dei pagamenti. In questo modo, gli host sono favoriti perché possono trattenere una parte maggiore dei loro guadagni, e avere una maggior soddisfazione dell’affitto della loro proprietà, qualunque essa sia.

Airbnb fà affidamento inoltre su questi costi, per assicurare il perfetto funzionamento della piattaforma stessa e per coprire i costi dei prodotti e dei servizi, che aiutano gli affittuari a condividere nel migliore dei modi lo spazio offerto. Questi servizi, molto importanti, sono l’assistenza clienti 24 ore su 24, eventuali iniziative di marketing rivolte agli ospiti, tramite le varie piattaforme social, protezione per host e per l’alloggio, e non meno importanti, le risorse per la corretta formazione degli host, affinché siano in grado, anche da soli, di far fronte ad alcune difficoltà nella gestione dell’affitto.

Che differenza c’è tra Airbnb e Booking?

Sia Booking che Airbnb, sono piattaforme che mettono in contatto il viaggiatore con una struttura in locazione, ma se esistono molti punti in comune, esistono, al tempo stesso, differenze importanti, prima fra tutte la commissione dovuta dall’host alla piattaforma.

Airbnb, relativamente a Booking è più economico in fatto di commissioni richieste agli host, in quanto trattiene indicativamente solo il 3% per ogni prenotazione. La commissione dovuta a Booking è molto più alta di quella di Airbnb, in quanto è fissa ed è compresa tra il 10% e il 25% sul prezzo di vendita del soggiorno, variabile a seconda anche del tipo di struttura e della località.

Anche Booking, come Airbnb, trattiene una commissione soltanto nel caso in cui il canone di affitto venga effettivamente incassato, quindi se il cliente procede con il pagamento, e l’accreditamento al proprietario avviene dopo pochi giorni. In caso contrario, non sarà necessario trattenere nulla. Su Airbnb, la piattaforma accredita subito il pagamento, meno la commissione che trattiene. Inoltre i pagamenti sono più semplici e c’è una maggior attenzione verso l’host, che quindi gode di maggior tutela

Un altro aspetto a tutela dei proprietari ad esempio è quello che anche gli host su Airbnb, possono scrivere recensioni relativamente ai propri ospiti, mentre su Booking questo non è possibile.

Inoltre Airbnb offre meno visibilità, ma questo è giustificato dal fatto che privilegia b&b e case vacanze, piuttosto che hotel come invece succede per Booking, e inoltre non collabora i motori di ricerca, in maniera diretta, fattore che gli permette anche di chiedere commissioni in una percentuale minore.

Quanto è sicuro Airbnb?

La sicurezza per un portale come Airbnb è un fattore molto importante, infatti , come molti siti in cui si può affittare casa tra privati, anche Airbnb tutela il turista da frodi e truffe pagando l’host dopo 24/48 ore dall’arrivo del cliente, per cui, se non trovi l’alloggio, perché non esiste o non è conforme all’offerta, sappi che puoi segnalarlo subito e bloccare il pagamento. Attenzione però, questi lo puoi fare solo se hai prenotato attraverso la piattaforma.

E’ sempre comunque giusto e opportuno, mettere in atto accorgimenti a propria tutela come ad esempio quello di non pagare mai l’affitto della struttura con bonifico. Se vi viene proposto, non inviate mai una caparra: è contrario ai termini del servizio di Airbnb. Pagate esclusivamente attraverso il sito, che in nessun caso prevede il bonifico come strumento di pagamento e non richiede nessuna caparra anticipata per la vostra prenotazione. 

Airbnb, come altri operatori del resto, trattiene l’intera somma dovuta dalla vostra carta di credito, e la inoltra solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in all’host, fornendovi il tempo necessario per entrare in casa, e verificare che tutto sia corrispondente all’offerta, nel caso contrario potrete bloccare immediatamente il pagamento del servizio.
Inoltre Airbnb suggerisce sempre di non effettuare mai comunicazioni fuori dal sito, qualsiasi esse siano, perché spesso chi lo chiede, avanza poi richieste illegali di una caparra o di un bonifico. Inoltre facendolo, non sarete più tutelati dalle garanzie della piattaforma, mentre rimanendo nella chat dell’applicazione, oltre alla tutela, potrete segnalare sempre e in qualsiasi momento, al servizio clienti, comportamenti sospetti.